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Covid-19, protezione legale limitata per produttori vaccini ostacola accordi Ue

(Reuters) - L’Unione europea offre una protezione solo parziale ai produttori di vaccini per il Covid-19 contro i rischi legali derivanti dagli effetti collaterali, cosa che ostacola gli accordi con le case farmaceutiche e contrasta con la politica degli Stati Uniti.

Bandiere Ue fuori dalla Commissione europea a Bruxelles, Belgio, 21 agosto 2020. REUTERS/Yves Herman

Lo hanno detto alcuni funzionari europei.

Con i vaccini sviluppati a velocità record durante la pandemia, c’è un rischio potenzialmente maggiore che questi possano avere conseguenze inaspettate o non essere efficaci. La copertura finanziaria di queste responsabilità è una questione chiave nei colloqui tra le case farmaceutiche e i governi che vogliono assicurarsi in anticipo le forniture di vaccini.

In queste circostanze straordinarie, i governi della Ue “sono pronti a coprire finanziariamente alcuni dei rischi delle aziende”, ha detto a Reuters un funzionario europeo. Il funzionario ha aggiunto, tuttavia, che le rigide norme della Ue in materia di responsabilità rimangono in vigore.

Queste norme considerano i produttori di vaccini, così come altri manifatturieri, responsabili per i prodotti in vendita nell’Unione, a parte i rari casi in cui, ad esempio, non li abbiano messi in circolazione. La riduzione dell’onere legale per i produttori di vaccini è stata una priorità per l’Unione durante la pandemia perché è considerata cruciale per convincere le case farmaceutiche a investire in vaccini rischiosi, come mostra un documento interno della Ue datato 7 maggio e visionato da Reuters.

Tuttavia, le offerte fatte ai produttori di vaccini non sono sempre state in linea con le loro aspettative.

I funzionari europei coinvolti nelle trattative confidenziali hanno riferito a Reuters a luglio che le questioni di responsabilità erano uno degli aspetti più scottanti nei colloqui con Johnson & Johnson (J&J) e Pfizer, che sta sviluppando un potenziale vaccino contro il Covid-19 con l’azienda biotech tedesca BioNtech.

In seguito, la Ue ha affermato che i negoziati con J&J erano in fase avanzata, sebbene non sia stato ancora raggiunto un accordo.

Un portavoce della Commissione europea non ha commentato se le questioni di responsabilità siano state un ostacolo nei colloqui con i produttori di vaccini.

L’accordo di fornitura raggiunto dall’Unione all’inizio di agosto sul potenziale vaccino contro il Covid-19 sviluppato da AstraZeneca e dall’Università di Oxford - l’unico accordo raggiunto finora da Bruxelles - offre una copertura di responsabilità solo parziale.

L’ente responsabile del commercio del settore, Vaccines Europe, ha detto che sta lavorando con le autorità competenti per concordare un sistema di risarcimento che eviti “ritardi infiniti a causa di contenziosi proibitivi, costosi e dall’esito incerto”.

La posizione della Ue in materia di responsabilità potrebbe in parte spiegare perché, nonostante abbia una popolazione più numerosa degli Stati Uniti, è in ritardo rispetto a Washington nel garantire potenziali vaccini contro il Covid-19.

Il sistema statunitense trasferisce completamente la responsabilità per i vaccini al governo e protegge i produttori di farmaci perché l’inoculazione diffusa contro le malattie è considerata un beneficio per la società.

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